La parola decking deriva da "deck". Il termine deck in inglese significa “ponte”. Il significato è quindi duplice: da ua parte fa riferimento ai pavimenti per esterni tipici dei ponti delle navi, dall'altra richiama il concetto di collegamento (ponte appunto) fra l'ambiente interno e quello esterno
Nella pratica il decking è quindi la posa in orizzontale di pavimenti esterni in legno. Ma con il tempo il concetto si è allargato notevolmente... Intanto non si parla più solo di posa orizzontale, ma anche in verticale, su pareti e rivestimenti, e in questo caso il decking è diventato cladding. E poi l'ultima frontiera del decking, l'innovazione maggiore, riguarda i materiali: non più solo legno, ma si fa sempre più ricorso a materiali compositi (WPC E BPC) che hanno lo stesso aspetto delle pavimentazioni esterne in legno, ma con grandi vantaggi in termini di montaggio e sopratutto manutenzione.
Il primo problema da affrontare quando si sta scegliendo un decking per un pavimento per esterno è quello di orientarsi sul giusto materiale. Scelta tecnicamente legata alla tipologia di ambiente da pavimentare, incluse le caratteristiche climatiche e l’esposizione al sole
Il legno è materia viva, e purtroppo ha importanti reazioni al clima, specialmente quello marittimo o umido in generale. Qualora volessimo quindi adornare il nostro locale con un bel pavimento in legno per esterni facciamo attenzione a scegliere un legno stabile e stagionato. Purtroppo sono pochi i legni che fanno parte di questo range e sono anche molto costosi, stiamo parlando di Decking IPE e TEAK. In ogni caso dobbiamo considerare che abbiamo una manutenzione estetica da eseguire almeno a inizio e fine di ogni stagione. Evitate assolutamente decking in legno di conifera come PINO e ABETE, i quali sono legni particolarmente morbidi e che si muovono (gonfiano) con gli sbalzi climatici.
La nuova frontiera del decking sono i materiali non in legno, ma composti da più materiali, e per questo chiamati compositi. Questo tipo di materiale è conosciuto anche con un acronimo, ovvero (oppure w.p.c.) che significa Wood Plastic Composite (legno composito da esterno) e definisce i pavimenti prodotti attraverso un processo di riciclo di diversi materiali, in questo caso, Wood (legno/segatura) Plasitc (plastica e derivati).
Insieme ai polimeri riciclati, i pavimenti in WPC e similari possono avere anche una percentuale di materia naturale: i WPC è fatto con farina di Legno (segatura) + cellulosa e sono i più comuni, i WPC, quando usano invece la segatura di bamboo (decisamente meglio) vengono chiamati BPC.
I pavimenti in composito nascono per risolvere il problema della manutenzione dei decking in legno, ma purtroppo non sempre ci riescono. Infatti i comuni pavimenti WPC in commercio, quelli economici ma anche quelli con prezzo medio, sono realizzati in parte da polimeri riciclati (PE o HDPE), ovvero: buste, bicchieri e bottigliette di plastica riciclate! Pochi però sanno che la plastica riciclata si dilata molto più rispetto al PVC vergine (non riciclato) per cui dobbiamo sapere che se le doghe di pavimento per esterni che stiamo acquistando sono in polimeri riciclati, sicuramente dovremo aspettarci movimenti e torsioni molto consistenti.
Sembrerebbe quindi che dobbiamo scegliere fra la naturalezza del legno (con i suoi problemi di manutenzione) e la robustezza del WPC (ma sempre con problemi di possibili movimenti e rigonfiamenti).
Invece no! Vi sveliamo che esiste un materiale che ha la bellezza e la naturalezza del legno, la robustezza del WPC, ma soprattutto manutenzione zero!
La consapevolezza di tutti i limiti dei WPC/BPC materiali compositi ha portato il team di iDecking Revolution ha sviluppare un materiale di nuova generazione che risolvesse la maggior parte dei problemi legati ai vecchi materiali compositi. Nasce così il DURO 2.0 composito, un nuovissimo materiale ottenuto dalla miscela: di LOLLA DI RISO (ovvero la buccia del chicco del riso!). Si tratta di un materiale per pavimenti per esterno che ne garantisce le performance migliori negli ambienti più umidi: lago, mare, pioggia. Avete capito bene, con uno scarto dell’agricoltura, viene generato un pavimento per esterni dalle performance incredibili, pari a quelle di un legno nobile! Il riso che cresce in acqua, è naturalmente protetto dalla sua buccia fino al momento in cui il seme è pronto per germogliare. Una caratteristica protettiva che la segatura e le cellulose non hanno!) + Polvere di Bamboo (Questa la prima novità che si aggiunge alla lolla del riso per aumentare la stabilità delle doghe di pavimento) + Polimeri HDPE per la parte plastica, che insieme ai due ingredienti naturali compone un pavimento molto più stabile della norma.
Il Duro 2.0, lo dice il nome, ha la particolarità di avere una superficie effetto legno! La novità eclatante, oltre alla composizione del DURO 2.0, sta nella capsula che lo avvolge in superficie! Un vero e proprio ritrovato in termini di tecnologia per garantire due dei fattori più importanti per un pavimento da esterno, ovvero: NO allo Scolorimento e Pulizia facile!
Possiamo dare uno sguardo su quanto sia dettagliata la superficie studiata per questo materiale e quanto sia facile pulirla in questo breve video:
A breve parleremo di quanto dura il decking nel tempo. Ma prima di arrivarci affronteremo il fattore sicuramente più decisivo e impattante sulla durata del decking, ovvero: l'installazione.
La fase di installazione del decking è decisiva per la sua durata nel tempo a prescindere da qualsiasi materiale si scelga come superficie: che sia legno naturale o legno composito wpc. Molti si chiedono quale sia il miglior sistema di installazione per decking, e in questo paragrafo andremo dritti alla risposta (dato che la comparazione tra i vari sistemi del passato e i più innovativi sono presenti in un altro blog di approfondimento specifico).
Il miglior modo per posare il decking ad oggi è il sistema EasyChange di iDecking Revolution. Un sistema di posa che consente di smontare e montare ogni singola doga del pavimento in totale autonomia e senza rimuovere quelle circostanti! Per giunta le doghe non sono fissate con viti o chiodi e poggiano su una solidissima sottostruttura in alluminio con le clip in nylon pre-montate alla giusta distanza! Non solo la posa diventa molto più semplice e veloce, ma così riduciamo a zero i rischi di commettere errori fatali per la durata e la longevità del pavimento? Come Funziona? Vediamolo insieme:
Quanto dura un pavimento decking? Un pavimento decking in wpc può durare anche ben oltre i 15 anni. Ci sono però delle condizioni precise da rispettare per ottenere il massimo della longevità da ogni pavimento in wpc. Vediamo quali sono le caratteristiche che garantiscono la migliore durata del wpc.
Il montaggio del pavimento, che può sembrare una fase breve e passeggera, condiziona il 90% della vita del prodotto. C'è infatti una super attenzione da dare alla preparazione del fondo, su dove e come poggerà la pavimentazione, su quale sistema di installazione viene usato per il fissaggio.
Molti dei rischi dovuti a questa fase si riducono quasi a zero se si opta per i sistemi iDecking Revolution, mentre se stiamo installando pavimenti in wpc con sistemi tradizionali dobbiamo stare molto attenti.
Un materiale anche di fascia medio/bassa, se ben installato, può dare soddisfazione... Sicuramente avrebbe una base solida e si può incorrere nell'esigenza di dover cambiare più doghe ad ogni stagione. Attenzione perché qualora ad un materiale di bassa fascia si dovesse abbinare un montaggio scorretto, allora la durata del wpc scende drasticamente dai 3 anni fino a pochi mesi!
Per questo motivo vale anche l'esatto opposto, non aspettiamoci che spendere grandi cifre per un pavimento di fascia altissima ci garantisca una super durata se non installato correttamente! In questo caso avremmo, oltre a perdere una bella somma, rovinato un materiale eccezionale.
Ogni cantiere è una storia a parte e poter contare sul supporto di gente esperta è fondamentale per chi desidera non correre rischi. Sotto questo punto di vista, iDecking Revolution è un'azienda che sta vicino ai propri clienti mettendo a disposizione tutta la sua esperienza per massimizzare la soddisfazione del cliente e garantire il massimo della vita ad ogni pavimento in wpc.
Dietro un prezzo che leggiamo, specialmente se ci viene dato in modo indicativo, si nasconde un mondo che è bene conoscere in modo tale che la scelta finale sia una scelta consapevole e che soprattutto non sia una scelta di cui ci si possa pentire qualche tempo dopo. Il decking, a seconda del materiale e del sistema di installazione, può oscillare dai 35,00 € ai 140,00 € al metro quadro.
Si può dividere il mercato della pavimentazione esterna decking in circa 4 fasce di prezzo principali. Di seguito e a solo scopo orientativo riportiamo i risultati dell’analisi svolta.
E' un prodotto che durerà poco e che solitamente prevede responsabilità e rischio tutti a carico del cliente. Nessun servizio post vendita. Come sottolineato nelle premesse, trattasi di un prodotto fragile e poco resistente con tendenze a forti dilatazioni e movimenti. Nel momento in cui ci sono carichi puntiformi, come una sedia ad esempio, il prodotto tende a spaccarsi. Immaginate su pavimenti per terrazzi cosa voglia dire camminare su una superficie spaccata!
Si sale di livello e cambia anche la composizione del materiale. Nonostante ci si riferisca ad ogni pavimento composito con l’acronimo WPC, in questa fascia entrano in gioco i pavimenti in BPC (Bamboo Plastic Composite) dove la componente Naturale è polvere di Bamboo. Questa miscela è da preferire, in quanto il Bamboo rispetto al Legno è molto più resistente all’umidità e molto più stabile.
Da qui in poi, a parità prezzo, iniziano ad entrare in gioco i sistemi di montaggio! Evitare il più possibile i tradizionali sistemi con vite e clip!
La pavimentazione esterna che troviamo in questa fascia sono caratterizzati dall’utilizzo di materiale di qualità superiore nella miscela. Come, ad esempio, materiali plastici in purezza (HDPE PURO) o non riciclati (PVC) ed alternative nella parte naturale dove non si trova più il legno ma solo Bamboo e addirittura LOLLA (la buccia del chicco del Riso… come nel caso del DURO 2.0 di iDecking Revolution).
Siamo arrivati in cima alla “classifica”! Qui non ci sono avvertenze, qui c’è il VERO valore aggiunto che si può dare ad un wpc o a qualsiasi altro prodotto. Ovvero quello del servizio. I prodotti venduti in questa fascia in genere comprendono la cosa più importante di tutte: IL TEMPO! Ovvero, il cliente non pensa quasi a nulla, le aziende sono organizzate per assistenza tecnica in fase di progetto, seguono il progetto fino ad arrivare insieme all’ottimizzazione delle effettive quantità da ordinare. Servizio di supporto e assistenza anche post vendita, legato ovviamente a prodotti che spiccano in qualità. Ma qui, in questa fascia, parlare di qualità non si riferisce solo al prodotto, ma all’intero pacchetto, all’intero servizio che va al di là del semplice commercio.